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Channel: Commenti a: troppo
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Di: utente anonimo

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<p>  Sono molto colpita dai toni dei molti commenti sull'astensione dal lavoro. Fermo il diritto individuale di godere del riposo per un evento di forte impatto come la gravidanza o la nascita di un figlio, mi chiedo se l'astio palesato nei confronti delle donne da altre donne abbia un senso. Alcune parlano di "stronze" che rimangono a casa senza motivo, di bambini allattati per ben 12 mesi (?), di soldi rubati alla collettività. Forse chi non ha figli non si rende conto di quanto ci sarebbe da fare ancora in Italia per tutelare la maternità e la genitorialità, in termini di assistenza e di servizi. Forse chi non ha provato non sa cosa vuol dire avere nausea e vomito per 15-16 settimane di continuo, avere le mani e i piedi gonfi, avere mal di testa e non poter prendere neanche l'aspirina. Io ho lavorato fino a 36 settimane di gravidanza per scelta mia, pur essendo una dipendente pubblica, ma mi è costata fatica e ho partorito 4 gg dopo l'inizio dell'astensione obbligatoria, con un mese d'anticipo. La tutela dei neonati passa per la tutela della madre, non è un concetto difficile, e, per chi cita le donne africane, i dati sulla mortalità infantile nei paesi in cui la tutela della salute non esiste parlano chiaro. Non è meglio cambiare le leggi e rendere meno pesante l'impatto delle gravidanze sui datori di lavoro?</p>

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